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Ogni anno nel mondo 7 milioni di persone muoiono a causa di malattie

legate al fumo. Per questo è di fondamentale importanza dare il via a

una battaglia globale contro i prodotti del tabacco. Il prof. dott. Toker

Ergüder, direttore del Programma malattie non trasmissibili dell’Ufficio

regionale Turchia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, ha

richiamato l’attenzione sull’importanza della lotta contro l’industria

del tabacco dichiarando: “L’industria del tabacco è la più letale e la più

redditizia al mondo.”.

Potrebbe riassumere la situazione

odierna della dipendenza da

tabacco nel mondo?

Il consumo di tabacco è la più

importante causa di morte

prevenibile nel nostro paese e nel

mondo. Il maggiore responsabile

della diffusione di questa epidemia

mortale è l’industria del tabacco.

Oggi disponiamo di diversi metodi e

di studi efficaci per la prevenzione

del tabagismo. Anzitutto però, è

importante ricordare che lottare

contro il consumo di tabacco non

significa lottare contro i fumatori.

Noi intendiamo aiutare i fumatori

affinché possano smettere di fumare

e tornare ad una vita completamente

libera dalla dipendenza. Il nostro

principale campo di lotta sono infatti

i produttori di sigarette e l’industria

del tabacco. Possiamo affermare che

l’industria del tabacco sia la più letale

e insieme la più redditizia al mondo.

Le cifre ce lo confermano. Nel 2017,

la vendita al dettaglio di sigarette

ha raggiunto circa 700 miliardi di

dollari. Ciò significa che nel 2017

sono state vendute 5,4 trilioni di

sigarette. Il solo scopo dell’industria

del tabacco è indurre bambini e

preadolescenti a fare quanto prima

conoscenza con il fumo e così a

spalancare le porte alla dipendenza.

Le campagne pubblicitarie aggressive

e le strategie comunicative messe in

atto dall’industria del tabacco sono

perfettamente in linea con questi

malvagi propositi.

Ogni anno nel mondo circa 7 milioni di

persone muoiono a causa di malattie

legate al fumo. Di queste morti, 6

milioni sono dovute al consumo di

tabacco, mentre 1 milione sono il

risultato del fumo passivo. Il consumo

di tabacco rappresenta un fattore

di rischio per sei delle otto cause di

morte più comuni al mondo. Tra le

cause di decesso legate al fumo vi

sono cardiopatie ischemiche, malattie

cerebrovascolari, infezioni del tratto

respiratorio inferiore, malattie

polmonari croniche, tubercolosi e

tutti i tumori polmonari. Tra le altre

forme di tumore legate al fumo, il

cancro orale e orofaringeo, il cancro

esofageo, il cancro allo stomaco e ai

polmoni sono i più gravi.

L’alto tasso di fumo specialmente

nei paesi in via di sviluppo o poco

sviluppati, determina un più alto

tasso di mortalità correlata al

consumo di tabacco. Ma in realtà, se

si guarda alla situazione mondiale, si

evidenzia una generale diminuzione

del consumo di sigarette. Tuttavia,

questo fatto non deve indurre in

inganno chi è impegnato nella

lotta alla dipendenza. Infatti,

benché la percentuale di fumatori,

soprattutto nei paesi più sviluppati,

sia diminuita, se si osservano i dati

relativi alle regioni dei paesi aderenti

all’Organizzazione Mondiale della

Sanità, l’Europa risulta ancora in testa

per il più alto tasso di fumo.

Intervista: Fatıma AYDIN

IL PROF. DOTT.

TOKER ERGÜDER:

“DOBBIAMO LOTTARE

CONTRO L’INDUSTRIA

DEL TABACCO”

È medico e specialista di salute pubblica,

direttore del Programma malattie non

trasmissibili dell’Ufficio regionale Turchia

dell’Organizzazione Mondiale della Sanità.

È anche membro del Dipartimento di

Sanità Pubblica della Facoltà di Scienze

della Salute dell’Università di Gülhane.

In Turchia fornisce supporto tecnico al

Ministero della Salute, alle ONG e alle

altre organizzazioni competenti sui temi

della prevenzione delle malattie non

trasmissibili e della lotta per il controllo,

la gestione e il consumo di tabacco. È

membro del comitato scientifico della

Mezzaluna Verde. Precedentemente

all’assunzione di diversi incarichi presso

l‘Organizzazione Mondiale della Sanità,

ha lavorato per il Ministero della Sanità

tra il 2002 e il 2007 e ha istituito il

Dipartimento per il controllo del tabacco.

A seguito dell’adesione della Turchia alla

Convenzione quadro per il controllo del

tabacco nel 2003 e conseguentemente

alla creazione del Programma nazionale

per il controllo del tabacco, si è attivato

per l’aggiornamento del decreto legge n.

4207, attraverso il quale con le direttive del

presidente della Repubblica Recep Tayyip

Erdoğan la Turchia è diventata un paese

senza fumo.

CHI È IL PROF. DOTT. TOKER ERGÜDER?

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